domenica 23 settembre 2012

Per contrastare l'evasione ,sul retro degli scontrini il gratta e vinci,tutti lo richiederebbero.

sabato 15 settembre 2012


OSSOLA  “ZONA FRANCA MONTANA REGIONALE” CONTRO IL DISAGIO SOCIO-ECONOMICO E PER LO SVILUPPO DEL NOSTRO TERRITORIO
 Nel dibattito sulla riorganizzazione degli enti locali mi pregio formulare  questa proposta, che necessita di approfondimento, ma oltre ragionevole dubbio puo’ essere sviluppata in ambito regionale., il sud, molti paesi e Regioni in europa utilizzano questo strumento con risultati soddisfacenti,la stessa vicina confederazione elvetica , ha instaurato un sistema che incentiva gli investimenti in alcune zone, mi domando per quale  motivo che non possiamo farlo pure noi.  
Considerato che risulta attualmente in itinere il dibattito , la riorganizzazione delle Province  potrebbe essere occasione per  inserire questa proposta , per dare continuita’  e rilanciare  temi che purtroppo ad oggi non siamo riusciti a concretizzare nonostante la cosidetta “specificita’ montana”  del nostro territorio, al proposito  ritengo importante che le zone montane da sempre indicate marginali ,con problematiche differenti e maggiormente preponderanti che altre realta’,(la nostra val d'ossola e' li a ricordare)  possano avere anch’esse  attenzione, pertanto risulta importante tentare di dare risposte che portino a realizzare progetti che possano essere toccati con mano  proporre a queste aree misure importanti puo’ essere da volano per recuperare  quella credibilita’ oggi offuscata dal qualunquismo e dall’antipolitica diffusa, la realta’ ossolana nel nostro caso , se non incentivata e sorretta con un percorso alternativo  e differenziato all’interno di questa riforma temo possa  incontrare ulteriori difficolta’, la proposta di istituire UNA ZONA FRANCA MONTANA, nel territorio OSSOLANO  puo’ rilanciare la nostra azione , oltre che dare beneficio economico ,attrarre interesse ed essere volano anche per le  popolazioni del lago   maggiore ma non solo.
 Detto questo… “Molte zone montane  della nostra regione presentano fenomeni di marginalità e di crisi economica, di disagio sociale e di calo dell’occupazione, di spopolamento e di ineguaglianza di condizioni e opportunità rispetto alla maggior parte delle aree urbane e della pianura . Poiché l’impianto normativo comunitario e nazionale consente, in linea di principio, di prevedere l’istituzione di Zone Franche Montane, sul modello delle Zone Franche Urbane e delle Zones de Revitalisation Rurale francesi, nelle quali prevedere agevolazioni fiscali e incentivi in grado di attrarre investimenti di capitale e sostenere le imprese, è necessario che la Regione Piemonte , di fronte alla crisi congiunturale che interessa anche ed in misura importante  le nostre montagne, intervenga con strumenti nuovi ed efficaci  Propongo , quindi, con un percorso appropriato e la necessaria volonta’ politica di istituire in Piemonte  delle zone franche Montane e nello specifico anche nella Val d’ossola  ,Zone Franche Montane regionali per sostenere imprese e occupazione, per attrarre nuovi investimenti e per tutelare e rilanciare l’artigianato, il commercio di vicinato e agricoltura e la tradizione enogastronomica che rappresentano veri e propri “presidi sociali” da conservare”.


Assessore
Germano Bendotti  (Bendo)  
SECESSIONE VENETO ZAIA CI PROVA

PROVINCIA AUTONOMA: SOGNO SVANITO.



Constatando le  posizioni sulla riorganizzazione degli enti locali  da parte dei diversi  soggetti politici ,in primis riguardo l'accorpamento  della nostra  Provincia mi preme esternare un grido di profondo dolore, abbiamo per 20 anni creduto nel sogno di una maggiore autodeterminazione del nostro territorio del Verbano-Cusio-Ossola, oggi scelte DEL GOVERNO CENTRALE, che pagheremo a caro prezzo ci stanno obbligando ad un accorpamento forzoso con territori che economicamente  numericamente e politicamente ci porteranno ad una maggiore  cronica subalternita',quello che mi fa specie risulta l 'accondiscendenza senza colpo ferire ( a parte casi  alcuni casi isolati in procinto di rientro).
Risulto certamente  contro corrente all'aleggiante  pensiero unico,  ma mi sento in dovere di non essere complice di un  antidemocratico smantellamento amministrativo del nostro territorio,oltremodo calato dall'alto,senza nemmeno chiedere parere alla nostra gente, il nostro territorio detiene specificita' montana particolare riconosciuta nello statuto Regionale che inserito in contesti piu' ampi risultera' subire una ulteriore marginalizzazione, (la realta ossolana in misura preponderante ) risulto partecipante e rappresentante di un movimento federalista che nella sua storia ha sempre rimarcato e sostenuto l'autodeterminazione dei territori partendo dal basso , movimento che ha creduto, sostenuto e ricercato per anni una maggiore autonomia del Verbano-Cusio Ossola , lottando anche in esclusivo isolamento , con atti e fatti dimostrabili  ,  oggi purtroppo intravedo una  rassegnazione che indirettamente supporta  indicazioni che fuoriescono da una mentalita' centralizzatrice, come amministratore  della Lega Nord  subisco e fatico a comprendere  questa discutibilissima  situazione che di entusiastico nulla detiene  ,mi auguro che un sussulto di orgoglio faccia capolino tra gli amministratori  e la politica del territorio,  anche ai  colleghi del mio movimento  che per anni in sintonia con la mia persona hanno  promosso e sostenuto  la sacrosanta autodeterminazione del nostro territorio montano, personalmente non dimentico le origini e le ragioni che l'indole autonomista delle nostre genti  detiene da sempre , questo nel rispetto degli ideali  e dell'esperienza tramandata dall'  UOPA   e di chi ha creduto nell' auudeterminazione del nostro  .. sic"  ormai ex  piccolo grande territorio.
 Germano Bendotti


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